I primi della classe: in pagella dieci e lode ai "mostri" di S.Spirito,vola Vernaccini

Una Giostra perfetta e una dimostrazione di forza travolgente. Il talento emergente però fa sognare alla Chimera il ritorno al trionfo. La delusione degli altri

Cicerchia, Gori e Scortecci

Cicerchia, Gori e Scortecci

Arezzo, 28 agosto 2016 - A voler fare i brillanti, questa mesta (per il lutto nazionale) Giostra del Giubileo non poteva che finire alla Colombina dello Spirito Santo, anzi del Santo Spirito. Ma a tornare seri, ben altre, rispetto ai sostegni divini, sono le carte che cala sul tavolo il quartiere gialloblù per instaurare quella che a tutti gli effetti è una vera e propria dittatura, della quale stiamo vivendo gli esordi ma di cui non si intuisce la fine. Attenti a quei due: non sono neppure fenomeni, sono veri e propri mostri. Non i marziani a Roma di Flaiano, ma gli Ufo in piazza Grande. E dietro c’è un’organizzazione che ticchetta come un Rolex.Ma bando alle ciance, ecco i voti. Con un’avvertenza: non bastano a fotografare la superiorità dei vincitori, ma oltre il dieci e lode cosa c’è?

SCORTECCI E CICERCHIA 10 e lode Giusto per rispettare l’ordine in cui sono scesi in campo. Una volta c’erano il profeta Elia e il suo scudiero Gian Maria, ora ci sono due alla pari. Come se Maradona e Platini, Messi e Ronaldo giocassero nella stessa squadra.

GIAN MARIA SCORTECCI 10 e lode Già, lui è Messi o Cristiano Ronaldo? Boh. Ma in fondo chi se ne frega? Quel che conta è il risultato. Lo diceva il rettore Ezio Gori che valeva Cicerchia. Aveva come sempre ragione lui. Stratosferico.

ELIA CICERCHIA 10 e lode Freddo come un robot, non sente la fatica, non sente la tensione, non sente niente. E’ come un computer programmato sul centro. Sovrumano. Chiudere la Giostra sul 10 dopo le sole carriere regolari è da angeli. Non c’era mai riuscito nessuno.

ANDREA VERNACCINI 10 Senza lode solo perchè gli manca l’acuto della vittoria, ma la sua è un’altra carriera perfetta, da extraterrestre. A giugno si poteva dire che era un caso, ora non più. Porta del Foro ha trovato la sua strada, a Colcitrone si mangiano le mani per esserselo fatto scappare. ANDREA CARBONI 6,5 Il centro lo manca di poco, ma contava solo colpirlo. Ecco perchè un voto bassino per un tiro che normalmente varrebbe di più. E’ la seconda volta che gli sfugge il do di petto decisivo. Gli resta la prova d’appello di domenica prossima.

ENRICO VEDOVINI 6,5 Anche per lui il cinque non è più lontano di un dito ma da un fuoriclasse come lui ci si attende la perfezione. Per ora è un’annata grigia, nella quale non c’è stato ancora il rush che vale. Settembre diventa decisivo per dire se è solo iella o l’inizio di un dorato declino.

STEFANO CHERICI 6,5 Tira a spezzare la lancia perchè è la sola possibilità che resta a lui e a Sant’Andrea. Riuscirci sarebbe un miracolo, il prodigio gli va di traverso. Vale anche per lui il giudizio di Vedovini.

ALESSANDRO VANNOZZI 6 Quasi non giudicabile, il disastro del compagno lo ha già messo fuori gara. Il quattro non aggiunge nè toglie niente a una carriera declinante.

FILIPPO FARDELLI 2 come la zona di tabellone che colpisce. In Giostra non riesce proprio a ingranare. E per Porta Crucifera sono tempi amari.

EZIO GORI,MARCO GEPPETTI E MARTINO GIANNI 10 e lode La macchina perfetta che sta dietro i trionfi.

PUBBLICO e FIGURANTI 10 Correttezza esemplare in tribuna e in piazza. In un giorno di lutto così ci voleva. Stonano semmai gli schiamazzi delle cene propiziatorie.

Salvatore Mannino